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Time's Arrow by Martin Amis
Time's Arrow by Martin Amis




Time

The novel begins with an ageing doctor in New York stumbling backwards from a heart attack. You might say Amis's narrator suffers from two conditions which regularly afflict casualties of war and perpetrators of unspeakable acts - dissociative amnesia and split personality disorder. Amis here uses Vonnegut's ingenious tactic of running everything backwards to investigate the holocaust and the men who carried it out.

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In his Afterword Amis pays tribute to a paragraph by Kurt Vonnegut in Slaughterhouse Five where a character watches a backwards-run film of the American planes scooping up bombs from Dresden and miraculously repairing the ruined city, before the bombs are sent back to a factory where all the dangerous contents of their cylinders are separated into harmless minerals. Ma sembra quasi che il buon Amis, per non essere confuso con tutte le opere precedenti sull’argomento, abbia voluto procedere a ogni costo "controcorrente" ☺ L’argomento è fondamentale e imprescindibile, il più buio dei sonni. Niente a che vedere con la linearità narrativa del film Memento o Il curioso caso di Benjamin Button, opere che in qualche modo potrebbero essere paragonate a questa di Amis.ĭi In senso inverso di PK Dick non posso parlare perché non l’ho letto.

Time Time

Per intendersi: dal carrozziere si va con la macchina a posto e si ritira ammaccata a Solingen arrivano forbici, coltelli, bisturi che vengono trasformati in acciaio i mobili non si costruiscono, ma si distruggono riducendoli nei loro componenti… Perché Amis in questo suo esperimento di letteratura srotola il tempo al contrario: non tanto dal finale al principio, piuttosto dal dopo al prima. Se io leggessi Finnegan’s Wake col caffè del mattino, Proust dal dentista e Herta Müller in bagno, forse avrei trovato questo libro ‘semplice’ - e magari anche 'immediato' e 'diretto'.Ĭosì non è e così non è stato: è un’opera che m’è sembrata ostica, molto faticosa da portare avanti e sono contento d’essermene liberato.įorse non sarei neppure arrivato in fondo, se dopo qualche pagina non avessi avuto l’illuminazione di saltare alla postfazione dove la citazione di Primo Levi ha acceso il mio interesse e l’ha tenuto sufficientemente vivo fino al termine della lettura.Ĭhe in realtà è l’inizio, almeno quello della storia.






Time's Arrow by Martin Amis